Il COVID-19 ha avuto un impatto devastante sulla nostra società e sull’economia mondiale, riportando bruscamente il tema della salute pubblica al centro dell’agenda politica. Ha soprattutto riportato all’attenzione dei decisori l’importanza di fare una riflessione più ampia sull’approccio generale alle malattie infettive, non solo rispetto al proprio paese di appartenenza, ma anche rispetto a contesti più ampi come quello mediterraneo.
Per tutte le Malattie Infettive è fondamentale mantenere alta l’azione di sensibilizzazione non solo in chiave nazionale ma analizzare la situazione anche nello scenario Mediterraneo. Certamente, è importante che ciascun paese si impegni a combattere queste malattie, ma è pur vero che l’interconnessione tra i paesi dell’area mediterranea, di cui l’Italia e la Sicilia in particolare fanno parte, ci obbliga a ragionare in termini di area vasta per perseguire con riforme orientate all’equità, alla solidarietà e all’inclusione sociale, obiettivi di assistenza sanitaria efficiente, universale e sicura. Obiettivi che si inseriscono in un quadro di cooperazione sanitaria internazionale complesso.
Per affrontare le diverse patologie infettive (come ad esempio Hiv/Hcv) è necessario un coinvolgimento attivo degli stakeholders istituzionali, nazionali e regionali, oltre che clinici e associazioni di riferimento, fondamentali in una attività di programmazione futura. È importante, dunque, implementare specifiche azioni che possano stimolare interconnessioni con i sistemi e le politiche sanitarie dei diversi paesi, ma soprattutto stimolare l’interesse dell’opinione pubblica attraverso nuovi canali di comunicazione (video, social, etc etc), che si rivolgano, oltre che alla popolazione generale, anche ai giovani e alle fasce di popolazione più ad alto rischio.